GUGLIELMO NEGRINI – IL MEDICO DELLA GENTE
 

CHI ERA GUGLIELMO NEGRINI

Guglielmo Negrini, medico Valtellinese scomparso il 30 agosto 2005, era un dottore fuori dall’ordinario.
La sua storia ebbe inizio nel 1931 a Caspoggio, in Valmalenco, nella contrada Negrini, un terrazzo di case che guarda il paese di Lanzada.
Il terzogenito di Irma Pegorari e papà Quirino - operaio cavatore nelle miniere di amianto della Valbrutta - sognava di diventare missionario comboniano.
Il destino non lo porterà in un lontano villaggio africano, ma in Valmalenco, nelle contrade e nelle frazioni dove vive la sua gente, quella che lui ha amato come nessun altro.
 

BIOGRAFIA

Nato il 19 gennaio 1931 a Caspoggio, paese in provincia di Sondrio, Guglielmo Negrini è il terzogenito di Quirino e Irma Pegorari.
I fratelli maggiori sono Egidio (1927) e Silvino (1929), un quarto fratello - Angelo – venne alla luce nel 1937 e morì due anni dopo.
Nella seconda metà degli anni Quaranta, dopo l'infanzia e la prima giovinezza trascorse a Caspoggio, Guglielmo si avvicinò al mondo dei missionari comboniani insieme al suo coetaneo e più caro amico dell'epoca Guido Miotti, oggi Padre Comboniano missionario in Uganda; frequentano la scuola media a Rebbio (Como), il ginnasio a Brescia e iniziano il noviziato, ma una malattia ai polmoni costrinse Guglielmo a mesi di ricovero prima a Fiesole (Firenze) poi a Morbegno.
Determinato comunque a continuare gli studi, frequentò come salesiano il liceo classico a Sondrio.
E' del 1952 l'iscrizione di Guglielmo Negrini all'Università degli Studi di Milano - facoltà di Medicina; affrontò e superò le precarie condizioni economiche della famiglia con l’aiuto di privati, di borse di studio e dei contributi per gli studenti più meritevoli erogati dall'Associazione che gestiva il pensionato Cardinal Ferrari.
Si laureò in Medicina e Chirurgia il 17 novembre 1959.
Nel 1961 sposò a Lissone (Milano) Angelina Rivolta, conosciuta a Caspoggio dove lei trascorreva una vacanza estiva.
Dal matrimonio nascono i figli Marco (1962), Luca (1964) e Paolo (1966).
Dopo oltre quarant’anni di professione medica, nel 2001 il dottor Negrini andò in pensione.
E’ stato tra i primi presidenti della Polisportiva Caspoggio, (associazione che all'inizio degli anni sessanta cominciò a ipotizzare la realizzazione delle piste e degli impianti di risalita di Caspoggio)  consigliere dell'Azienda di Promozione e Turismo della Valmalenco.
Il 30 agosto 2005 ha terminato la sua vita terrena.
Ma il suo ricordo è più vivo che mai!
 

MISSIONE: MEDICO

Guglielmo Negrini, a cavallo tra gli anni Cinquanta e i mitici anni Sessanta, iniziò la professione di medico come assistente prima all'ospedale di Desio (Milano) e poi all'Ospedale di Sondrio, nel reparto di Medicina Generale sotto la preziosa guida dell’allora primario dottor Giancarlo Torri.
Il 3 ottobre 1963 sostituì il dottor Tullio Binda come medico condotto di Lanzada. Dopo qualche anno la condotta venne allargata anche a Caspoggio. Il dottor Negrini, oltre ai propri mutuati e ai numerosi turisti che frequentano la Valmalenco, curò anche le centinaia di operai addetti alla costruzione degli impianti idroelettrici di Campo Moro e Alpe Gera, facendo anche ambulatorio in cantiere.
Verso la fine degli sessanta matura la passione per lo sci, praticato spesso con l'amico Giordano De Giovanni - segretario comunale di Caspoggio, Chiesa e Lanzada. E spesso viene chiamato (anche dopo il pensionamento) a svolgere servizio medico per le gare sulle piste di Caspoggio e del Palù, a Chiesa in Valmalenco.
Fu anche medico dei bambini in una realtà territoriale dove non era ancora consolidata la figura del pediatra.
La decisione e la competenza nell’estrazione dei denti e nella sutura di ferite anche gravi, il soccorso prestato a vittime di incidenti stradali o nelle miniere e cave della zona, le visite a domicilio in tutte le contrade della Valmalenco, alcune delle quali raggiunte solo a piedi, magari nel cuore della notte, fecero conoscere il dottor Negrini a tutte le famiglie della Valmalenco.
E il giovedì mattina, puntale, visitava i suoi pazienti ricoverati in Ospedale a Sondrio e consultava i primari e i colleghi medici che li avevano in cura.
Negli anni svolse le funzioni di medico sociale per numerose associazioni sociali e sportive della Valmalenco.
Il 19 gennaio 2001, al compimento dei settant'anni raggiunse, con suo rammarico, il traguardo della pensione.
Continuò privatamente l’attività di medico fino al 20 agosto 2005, giorno in cui fu colto da malore.
 

 

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Per info: Associazione “Amici del dott. Guglielmo Negrini”
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